Quel forno a legna, esterno, in muratura, anche se grezzo e bruttino, è ancora oggi uno degli angoli più belli della mia casa. Quel forno a legna significa famiglia, condivisione, festa. Sì perché il giorno in cui c'erano il pane fresco e la pizza bianca era un giorno di festa per me bambina. La cosa più bella era vedere i miei nonni che lavoravano in sincronia, perfettamente coordinati senza bisogno di parole, perfettamente consapevoli del loro ruolo, perfettamente capaci nei loro compiti. E il risultato non poteva che essere perfetto.
Ora il nonno non c'è più e la nonna non ha più l'energia necessaria per continuare a fare il pane. La tradizione si è interrotta. Il giorno in cui l'ho sentita dire "lo pa' non lo faccio più, non gliela faccio" (non avevo più di 15 o 16 anni), si è accesa dentro di me la prima piccola scintilla culinaria: un giorno sarò io a far rivivere la tradizione.
Ora, a 28 anni, sto muovendo i primi passi su questa strada. L'1 marzo è nata la mia Palla, il mio lievito madre. A distanza di 2 mesi è bello arzillo, lo rinfresco ogni 5 o 6 giorni e mi dò agli esperimenti. Vi ho già parlato della pizza, ma il primo tentativo è stato con il pane. Anche in questo caso ho dovuto provare più volte per perfezionare la tecnica e migliorare i risultati. Con il tempo ho imparato a non sottovalutare, a curare, alcuni aspetti che all'inizio avevo trascurato, come l'umidità sia dell'impasto che dell'ambiente di cottura, l'altezza a cui posizionare il pane e la gestione della temperatura del forno durante la cottura.

400gr di farina 0
320gr di acqua tiepida
120gr di lievito madre rinfrescato
7gr di sale
Ho sciolto il lievito madre rinfrescato e attivo strizzandolo nell'acqua tiepida, ho aggiunto la farina ed il sale ed ho mescolato con una spatola. Ho versato il composto sul piano di lavoro infarinato e ho fatto riposare per 15 minuti. Ho ripreso l'impasto e l'ho lavorato esercitando una pressione con il palmo della mano al centro della palla, spingendo verso l'alto e poi ripiegandolo su se stesso, l'ho sistemato in una ciotola infarinata e riposto in frigo ben coperto per 24ore. Il giorno dopo ho riportato la pasta a temperatura ambiente (fuori dal frigo per almeno un'ora), l'ho spezzata in sei panetti ed ho eseguito per ognuno il secondo tipo di piegatura che trovate qui. Ho sistemato i panini su una teglia infarinata, ho coperto a campana e lasciato riposare per un'oretta. Ho infornato a 200° per circa 35-40 minuti.
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